Prima di quella che è passata alla storia come la “Grande Muraglia cinese”, erano già state erette dai diversi stati che formavano l’Impero Celeste proprie mura di cinta, quando nel 221 a. C. l’imperatore Qin Shi Huangdi unificò la Cina, decise di unire anche i resti di ciascuna muraglia precedente creando così la più grande muraglia della storia, lunga oltre cinquemila chilometri. Dall’odierna provincia del Gansu, giungeva sino alla penisola del Liaodong, e insieme alla costruzione di strade e canali, costò una quantità enorme di risorse, infatti vennero impiegati centinaia di contadini, molti dei quali morirono di stenti durante i lavori. Una struttura così imponente richiese certamente un gran numero di uomini e un periodo abbastanza lungo, forse proprio questi fatti intervennero nel creare quell’alone misterioso che vide il fiorire di molte leggende legate ad essa, come ad esempio quella di Fan Xilang che venne catturato per andare a lavorare nella Grande Muraglia proprio nella notte del suo matrimonio: dopo alcuni giorni la moglie non vedendolo tornare, si recò presso la Grande Muraglia dove un altro lavoratore le disse che il marito era morto di stenti, ella pianse così tanto che il suo pianto divenne parte della Grande Muraglia.
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