Molto tempo fa, in India, c'era un re di buon cuore e disposto ad aiutare gli altri.
Una volta, un gruppo di ciechi chiesero di vedere il Re. Il re chiese loro: "C'è qualcosa in cui posso aiutarvi?"
I ciechi dissero: "Ringraziamo Vostra Maestà il Re per la sua misericordia. Siamo nati senza poter vedere nulla. Abbiamo sentito persone dire che un elefante è un animale enorme, ma non riusciamo a capire quanto sia grande. Vogliamo chiedere a Vostra Maestà di poter toccare un elefante in modo da sapere che aspetto ha. "
Il re accettò felicemente e ordinò ai suoi ministri: "Andate e portate qui un elefante e lasciate che questi ciechi lo tocchino, in modo che possano soddisfare il loro desiderio".
I ministri eseguirono i suoi ordini e dopo un po ' tornarono con l'elefante.
Così i ciechi camminarono felicemente verso l'elefante.
Alcuni di loro toccarono la proboscide dell'elefante, alcuni le orecchie, alcuni i denti, alcuni il corpo, altri le zampe e alcuni la coda. tutti pensarono di aver toccato un elefante.
Dopo un po ' il re chiese: "Ora capite che aspetto ha un elefante?" Diversi uomini ciechi risposero eccitati: "Capito, capito!"
Il re disse: "Allora ragazzi ditemi che aspetto ha un elefante!"
La prima persona, che aveva toccato il naso, disse: "l' elefante è come un tubo spesso e lungo."
La seconda persona, che aveva toccato l'orecchio, si precipitò immediatamente e disse: "Assolutamente no, l'elefante è piatto, grande e largo, come un ventaglio".
Subito la terza persona, che aveva tocvato i denti, ribatté: "Quello che hai detto è sbagliato, l'elefante è come una grande carota."
Poi una persona, che aveva toccato il corpo, disse: "L'elefante è ovviamente grosso come un muro".
Successivamente anche la persona che aveva toccato la gamba dell'elefante disse: " l'elefante è come un pilastro".
La persona che invece aveva toccato la coda aggiunse : "Avete sbagliato tutti. Secondo me, l'elefante è sottile e lungo, come una corda."
Le cinque persone litigarono tra loro, ognuno convinto di aver toccato l'elefante per intero.
Il chengyu "盲人摸象,mangren mo xiang" significa letteralmente: "I cechi toccano l'elefante" ed è una metafora che fa riferimento a chi fa ipotesi basate su esperienze parziali.
Si potrebbe tradurre come: " Scambiare una cosa per il tutto."
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