Hua long dian jing
Una leggenda dice che nell’antichità esisteva un artista di nome Zhang Sengyou, bravo a dipingere draghi. In un’occasione dipinse quattro giganteschi draghi sulle pareti del Tempio An Le. I draghi che dipinse sembravano reali,ma non avevano gli occhi. La gente chiese a Zhang Sengyou: “Perché non disegni gli occhi?” Disse:“ Gli occhi non possono essere dipinti! Una volta dipinti, il drago volerà via! ” Quando tutti lo sentivano, nessuno gli credeva e pensavano che mentisse. In seguito, la gente continuava a chiederglielo, quindi Zhang Sengyou dovette accettare di attirare gli occhi dei draghi. Poi, successe qualcosa di veramente strano: Non appena finí di disegnare gli occhi del secondo drago, ci fu improvvisamente un forte vento e cominciò a tuonare. Gli occhi dei due draghi giganti si volsero e si alzarono in volo. Tutti gli spettatori erano stupiti e ammirarono Zhang Sengyou.
Il chengyu “画龙点睛 ( huàlóngdiǎnjīng ) disegnare gli occhi del drago” deriva da questa leggenda. È comunemente usato per descrivere l’uso di una parola o una frase in un momento critico per evidenziare il significato più profondo quando si scrive o si parla, il che rende il contenuto più vivido e potente. Si potrebbe tradurre come ” il tocco finale.”
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