Eccola la copertina dell'intervista andata in onda lo scorso lunedì' 20 luglio alle ore 17:30, trasmessa su Radio Cusano TV a cui hanno partecipato come ospiti d'onore Marco Solda' (attore, scrittore e doppiatore) e Martina Cirillo (insegnante) in collegamento da Pechino (Cina).
Per poter rivedere l'episodio in seconda visione, sarà necessario andare sulla pagina di Associazione culturale La Mia Cina il giorno giovedì' 23 luglio alle ore 14,30 (momento in cui trasmetteremo nella sezione evento la LIVE dell'incontro!)
Una puntata all'insegna dell'arte e della cultura
Trasmetteremo in anteprima per i nostri appassionati il transcript dell'intervista audio e scopriremo cosi' cosa hanno chiesto Aurora e Pina (le due conduttrici del programma) a Martina in collegamento da Pechino. Intanto vi rinnoviamo l'appuntamento per la visione del video!
Transcript dell'intervista a Martina
Pina: E noi rimaniamo proprio in Cina a presentare la nostra ospite. Martina Cirillo e' un'insegnante di italiano, vive a Pechino ed e' originaria di Napoli. Buon pomeriggio, Martina!
Aurora: Buon pomeriggio, Martina! Grazie per aver accettato il nostro invito!
Martina: Buon pomeriggio!
Pina: Ciao! Sei splendida! Complimenti!
Aurora: Hai anche dei lineamenti molto raccolti!
Pina: E' vero, si!
Martina: Grazie a voi! Grazie, grazie mille!
Pina: Allora Martina, com'e' li' la situazione a Pechino, in Cina a causa di quest'emergenza, c'e' molto da dire immaginiamo...
Martina: Si, allora, come sapete in Cina la situazione del virus e' cominciata praticamente dall'inizio perche' la Cina e' stato il primo paese che ha dovuto affrontare l'emergenza virus, e...intanto io stavo proprio in quei giorni fuori Pechino, ero in un viaggio di piacere a Shanghai e durante quei giorni tra il 20 e il 22 gennaio era trapelata qualche notizia, anche se non c'era ancora nulla di ufficiale e proprio in quei giorni poi ho sentito i giornali internazionali e...ecco sono salita su a Pechino, di corsa. Ho dovuto interrompere il viaggio che mi avrebbe portato giu' oltre fino al sud, tra l'altro per la prima volta, della Cina e li' poi ci siamo incominciati a barricare in casa.
Pina e Aurora: Martina, scusa, ma si sapeva già', trapelava qualcosa sul virus ancora prima di gennaio perche', diciamo, e' arrivata qualche soffiata, pare che questo virus ci fosse già' da novembre, dicembre in circolazione. Tu lo confermi?
Martina: Si, in realtà i primi casi c'erano stati già' a fine dicembre e quindi già' appunto dal 2019, non a caso e' stato chiamato covid-19, proprio perche', appunto, 19 e' l'anno, quello appunto del 2019, quello in cui si e' verificato il primo caso in Cina. Pero'...ecco quello che sapevamo noi era che si trattava di una polmonite che veniva attraverso il consumo di pesce, o comunque di pesce fresco, ecco.
Aurora: Si, certo. All'inizio c'e' stata molta molta confusione sul momento, ma Martina tu come l'hai vissuta quest'emergenza, sei stata tutto il tempo li' in Cina, a Pechino e a Pechino che restrizioni hanno adottato?
Martina: Allora, a Pechino dal punto di vista mio lavorativo hanno adottato e stanno ancora adottando delle restrizioni molto, diciamo cosi', severe, e per esempio, le scuse private ancora non hanno aperto. E...all'inizio siamo stati, io almeno, sono stata chiusa in casa per 56 giorni e dopo ho incominciato a uscire e...
Aurora: Ma come potevate uscire, avevate bisogno insomma di un permesso? Noi avevamo un'autocertificazione, avevate qualcosa di simile?
Martina: Si, infatti, noi dobbiamo chiedere un permesso d'uscita e questo permesso (ancora tutt'oggi e' valido) e ci viene concesso soltanto sulla base di alcune verifiche che vengono fatte tramite WeChat che permette di scaricare un'app praticamente legata ovviamente...
Aurora: Quindi avete un'app che monitora la situazione, e' tutto digitale.
Martina: Esatto, e' tutto completamente digitalizzato ed e' presente anche il nostro documento, insomma viene dichiarata la situazione sanitaria della persona nello specifico e quest'app, appunto, come devo dire, registra effettivamente la qualità dello stato di salute della persona.
Pina: Martina, tu hai pensato durante quel periodo di voler rientrare in Italia, se si hai avuto delle difficolta'?
Martina: Si, si, c'ho pensato pero' per un periodo molto molto breve, un momento molto breve perche'...ecco...li per li ho detto vado pero'...poi ho visto, ho capito, che questa situazione avrebbe avuto anche delle ripercussioni negli altri paesi e quindi ho pensato, ecco, di stare qui in casa per come....
Aurora: Si, certo Martina. Giustamente infatti, poi come abbiamo visto dalla Cina e' arrivata anche in maniera drammatica qui in Italia. Ma cambiamo argomento adesso Martina, cerchiamo di uscire da questa situazione emergenziale almeno a parole. Tu come mai ti trovi a Pechino, da quanti vivi, e sei un'insegnante di italiano.
Martina: Si, esatto.
Pina: Ma l'italiano e' una lingua richiesta a Pechino, Martina?
Martina: Allora, devo dire che ci sono molti cinesi, soprattutto negli ultimi anni, mi ha completamente sorpresa questa situazione, che vogliono studiare l'italiano perche' ovviamente noi siamo il paese dell'arte per eccellenza.
Aurora e Pina: La moda.E beh, la grande bellezza italiana e' indiscutibile.
Martina: Esatto, la moda, l'arte...si infatti, tutti quelli che, insomma vogliono studiare l'italiano in un certo senso vanno in Italia proprio per studiare l'arte, la moda, la fotografia, ...
Aurora: Tu Martina lavori proprio o presso alcuni istituti?
Martina: No, io sono proprio un'insegnante in un istituto di lingue privato e...sono anche esaminatrice ufficiale diciamo, per tuti coloro che vogliono affrontare l'esame di lingua e avere la certificazione necessaria per poi andare in Italia e continuare i loro studi.
Aurora: Come e' iniziata la tua carriera professionale li?
Martina: Allora, devo dire che all; inizio, la prima volta che sono venuta qui in Cina cero venuta solo per motivi di studio, ho fatto un semestre alla BLCU, e' l'università' di Pechino di Lingue e Cultura e poi...insomma...ho scoperto che in realtà' la Cina mi piaceva molto (cha i suoi lati positivi e negativi), ma poi sono tornata e da li ho deciso di voler insegnare. La mia passione per l'insegnamento non e' iniziata in Cina, ho iniziato con uno stage, in realtà', a Barcellona per tre mesi, grazie a una borsa di studio che mi aveva fornito l'università' e da li ho capito che mi piaceva insegnare.
Pina: Tu sei anche presidente di un'associazione La mia Cina, ce ne vuoi parlare?
Martina: Si, siccome, appunto, mi piace sin da quando ero all'università la cultura cinese, ho cercato di raggruppare, diciamo cosi, intorno a me, un gruppetto di persone. All'inizio nel 2014 era nato come un evento che doveva girare intorno a un libro.
Aurora: A proposito, ecco. Hai citato un libro.Ma stiamo parlando di "Quando la vita si veste di seta", libro che hai scritto tu?
Martina: Si,esatto, esatto, quello che ho scritto nel 2014.
Pina: Beh dal titolo trapela proprio qualcosa che riguarda la cultura, immaginiamo, orientale.
Martina: Si, e' un libri di narrativa, una storia di narrativa presente su Amazon che parla di due ragazze, una cinese che in realtà' ha vissuto sempre in Italia e un'altra ragazza che e' svedese pero' ha vissuto in Cina e quindi l'ho chiamata cosi' perche', ho chiamato il libro cosi' perche' c'e' un'unione di queste due culture che si uniscono in maniera un po' strana e curiosa e presentano, diciamo, la realtà'....cinese agli occhi di un'italiana.
Aurora: Poi Martina, la tua associazione ha anche un canale YouTube, attraverso il quale tu dispensi una serie di consigli e di indicazioni su quella che e' la vita e la cultura cinese, esatto?
Martina: Esatto. Diciamo che, attraverso il canale, cerco di...non so...dare dei consigli, appunto, come avete detto voi e anche di suggerire, ecco, dei posti carini dove poter mangiare, oppure esperienze di vita che faccio a Pechino.
Pina: Martina, tu come ti sei approcciata alla cultura orientale, hai imparato sin da subito la lingua per esempio?
Martina: Ehm....si e no...nel senso che io ho iniziato all'università' proprio da zero, non sapevo nulla. E mi sono iscritta a cinese, devo dire la verità', anche un po' per caso. Era stata una mia amica che mi aveva consigliato, insomma, di frequentarlo, mi sono incuriosita, mi e' piaciuto e...io in realtà' sono una grande appassionata di lingue e dopo aver studiato lo spagnolo, l'inglese e il francese al liceo linguistico....
Aurora: Beh, giustamente ti mancava il cinese. Martina, prima di salutarci, visto che hai detto che dispensa consigli anche per quanto riguarda l'alimentazione, io vado matta per la cucina asiatica. Vorrei sapere date qual e' il tuo piatto preferito che hai magari scoperto quando sei arrivata li che non e' poi occidentalizzato come possono essere altre...guarda che belli, guarda che fame tra l'altro!
Pina: Altre pietanze.
Aurora: Qual e' il tuo piatto preferito?
Martina: Si, ce ne sono tantissimi. Il mio piatto preferito e' un panino, che e' un sandwich alla cinese che pero' non e' fatto, diciamo, come se fosse di pane, ma e' a sfoglie e dentro e' ripieno di carne bollita e verdure.
Pina: Come si chiama Martina questo piatto?
Martina: Allora, in cinese si chiama "ruojiamo" che vuol dire, ecco, "panino ripieno di carne". Quindi e' praticamente un panino.
Aurora: Bene Martina, lo assaggeremo un giorno, nel viaggio che faremo prima o poi per venire a trovare tutti i nostri ospiti e verremo anche da te a mangiare questo sandwich.
Pina: Noi ti ringraziamo Martina.
Martina: Certo! Grazie!
Aurora: Esatto, grazie per essere stata nostra ospite e per averci fatto scoprire questo mondo affascinante!
Pina: In bocca al lupo per tutto!
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