Nella Cina imperiale la figura della donna era subordinata a quella dell’uomo, le donne infatti erano considerate come dei beni materiali che con il matrimonio combinato, un vero e proprio contratto tra le due famiglie, da proprietà del padre diventavano proprietà del marito, il quale doveva garantire la prosperità e la fama futura della famiglia. Dopo il matrimonio la donna si sarebbe trasferita a casa del marito, in cui doveva sottostare al suo volere e a quello della suocera e probabilmente non avrebbe più visto per molto tempo i propri genitori.
Il punto principale che determinava la scelta del partner era lo status sociale e la conseguente condizione economica; in seguito si guardava anche al segno zodiacale: al fine di un matrimonio felice era – ed è tutt’oggi – di estrema importanza la compatibilità tra i due segni zodiacali.
Il giorno delle nozze la sposa veniva prelevata da casa sua e trasportata tramite una portantina nella casa del suo futuro marito.
Non si trattava affatto di un matrimonio d’amore e i due partner spesso si vedevano per la prima volta proprio il giorno delle nozze.
Ai giorni nostri, fortunatamente, le cose sono molto cambiate ma i cinesi sono rimasti molto legati ad alcune tradizioni: la sposa si cambia d’abito tre volte nel corso della giornata: al mattino durante la pre-cerimonia a casa sua con gli invitati indossa un qipao, adornato da una mantella e un copricapo con frange e pietre preziose; il vestito, gli accessori e tutti i suoi gioielli sono di colore rosso, di buon auspicio. Dopo un po’ lo sposo, insieme ad alcuni amici si reca a casa della sposa, la quale viene “sequestrata” dalle amiche e chiusa nella sua stanza. A questo punto lo sposo e i suoi amici la raggiungono ma per poterla vedere devono prima contrattare tramite buste rosse contenenti denaro.
Durante la celebrazione, che normalmente si svolge nel ristorante mentre gli invitati sorseggiano il te, indossa l’abito bianco con strascico all’occidentale. Mentre la sera indossa un altro abito lungo di colore rosso.
Gli sposi in segno di pietà filiale e per ingraziarsi la benevolenza degli dèi gli dèi, vanno al tavolo dei genitori dove si inchinino davanti a loro tre volte, così come si fa quando si prega nei templi. In seguito, offrono loro del tè come simbolo di gratitudine.
I regali sono costituiti unicamente da buste rosse contenenti denaro, più è stretto il vincolo di parentela e più la somma è copiosa. Inoltre gli sposi dovranno donare al matrimonio degli amici la stessa somma ricevuta da loro.
Comments