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Immagine del redattoreCamilla Canepari

Epidemic Babel: il grattacielo cinese pensato per gestire l’emergenza sanitaria

Selezionato tra i 473 progetti inviati da tutto il mondo, Epidemic Babel è il progetto vincitore dell’edizione 2020 Skyscraper Competition, promossa dalla rivista americana di architettura eVolo, che premia le migliori idee di architettura verticale.

Il concorso è stato istituito a partire dal 2006 per riconoscere le migliori idee visionarie di architettura che attraverso l’uso innovativo di tecnologia, materiali, programmi e organizzazioni spaziali sfidano il modo in cui comprendiamo l’architettura e il suo rapporto con gli ambienti naturali costruiti.

L’Epidemic Babel è un grattacielo di assistenza sanitaria progettato in risposta alla pandemia di Coronavirus che per prima ha colpito la città di Wuhan, in Cina. La rapidità di diffusione del virus non ha lasciato tempo al governo e ai responsabili politici di reagire e questo ha permesso di capire in poco tempo che una infrastruttura sanitaria debole e non pronta a rispondere alle necessità può trasformare l’epidemia in una vera catastrofe.

Il team cinese che ha progettato il grattacielo è composto da D Lee, Gavin Shen, Weiyuan You e Xinhao Yuan, i quali hanno pensato di realizzare una struttura prefabbricata, componibile, dal design modulare e flessibile. L’intero edificio è costituito da un telaio in acciaio a cui è possibile aggiungere blocchi diversi con un ingombro molto ridotto. Il modello di costruzione è semplice a tal punto che qualsiasi team qualificato può realizzarlo in tempi da record, ovvero in soli cinque giorni, e ha come scopo quello di rispondere alla rapida diffusione di una eventuale pandemia.

L’unica condizione per assemblare un tale edificio è avere a disposizione una superficie adeguata dove poterlo realizzare: con la struttura in acciaio portante fissata, il team sanitario può scegliere quali blocchi fissare, creando un vero e proprio ospedale con i reparti dedicati alla degenza, studi medici, laboratori e terapie intensive.

Attorno all’edificio principale, di molti piani, possono essere installate quindi unità ospedaliere indipendenti: tutti i blocchi sono collegati al telaio che diventa il nucleo dell’ospedale, in grado di veicolare medici e pazienti all’interno di tutto l’edificio. I box aggiuntivi essendo prefabbricati non richiedono tempo extra per la costruzione. Inoltre la leggerezza del telaio ne facilita il trasporto anche nei luoghi più lontani.

Il progetto pensato dal team di architetti cinesi ha dato priorità alla semplicità di costruzione e alla rapidità di risposta, tenendo conto di come possibili focolai della malattia possano sovraccaricare le infrastrutture sanitarie.

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